(Flytogo è definita agenzia di viaggi o, come si autodefinisce “sito di ricerca avanzata” per stupende vacanze).
Ryanair mi ha inviato una mail. Si tratta evidentemente di un testo preconfezionato, ma si riferisce esattamente al mio caso. E’ bello sapere che queste multinazionali ti pensano… che si preoccupano esattamente di te. Addirittura, la mail inizia proprio con il mio nome: Dear Maurizio…
Indice
Ryanair mi scrive
“We understand that you were charged an airport check-in fee when you recently travelled with us and we wanted to explain why this happened.”
(Sappiamo che di recente vi è stata addebitata una tassa per il check-in in aeroporto quando avete viaggiato con noi e volevamo spiegarvi perché è successo).
Il seguito della mail chiarisce che io ho acquistato i biglietti con una compagnia che non ha alcun rapporto commerciale con Ryanair per la vendita dei suoi voli. Quindi mi precisa di aver richiesto i miei dati tramite quella terza parte (Flytogo), ma i miei dati (che io avevo compilato) Ryanair non li ha mai ricevuti. Quindi, la terza parte, nonostante io avessi compilato i dati, non li ha inviati a Ryanair. Da qui il disguido, per cui ho dovuto pagare il check-in direttamente in aeroporto. Disguido di cui Ryanair si dice “dispiaciuta” (c’è addirittura un tono amicale nella mail… qualcosa come “capiamo quanto possa essere frustrante”). E, in effetti, Ryanair risulta formalmente in regola. Ha applicato semplicemente le proprie norme.
Diffide
Mi verrebbe da dire che una compagnia potente come Ryanair dovrebbe tutelarsi da certe trabocchetti, avviando una bella e feroce azione legale, ma questa è semplicemente una mia illazione.
In effetti, vedo che Ryanair ha già fatto qualcosa di simile segnalando che Google dà la possibilità a determinate compagnie, come Flytogo, di fare pubblicità sul motore di ricerca.
Vaghe segnalazioni
Lì per lì, mentre ero seduto in aereo, pensavo di essere il completo responsabile della faccenda, ovvero di essere stato semplicemente un babbeo. Ebbene sì: sono stato un babbeo, ma, insieme a me, ci sono altre centinaia, se non migliaia di babbei ad esserci cascati. Questo l’ho scoperto dopo. Una mia amica mi aveva infatti segnalato che, su Instagram, Selvaggia Lucarelli si stava per l’appunto occupando di questa faccenda: nella trappola di Flytogo (la definisco trappola, non truffa) ci erano caduti in molti. La Lucarelli si era occupata del caso con una “storia”, ovvero un intervento che dura solo 24 ore. Da quanto ho saputo, la Lucarelli consigliava di effettuare il check-in attraverso la app ufficiale di Ryanair. Così ho fatto al ritorno, ed è infatti andato a buon fine.
Flytogo
Ma cos’è Flytogo? Trovate tranquillamente il sito on line. Nella sezione “contatto” si definisce come “motore di ricerca avanzato” per la “prenotazione di biglietti aerei low-cost”; assicurando “un servizio completo e tempestivo secondo le norme del mercato turistico internazionale.” C’è anche una mail per chiedere informazioni di supporto. Mail alla quale ho scritto, spiegando il disguido in cui sono incappato; mail a cui non ho mai ricevuto risposta.
È presente anche un numero di telefono. Ho chiamato al numero presente e sono rimasto in attesa (mentre mi gongolavo con la simpatica musichetta) per oltre 15 minuti, finché ho desistito.
Reclami vari
Sul sito Altroconsumo è presente l’indicazione di una mail in cui si ipotizza truffa. Sono semplicemente pubblicate la mail di protesta in cui si chiede un certo rimborso e la risposta formale. Il caso, nel sito Altroconsumo, è dato come risolto, ma non si capisce in che modo.
Sul sito Tripadvisor è pubblicato un forum relativo a una ipotetica truffa di Flytogo. Le risposte presenti sono 137, ma, anche qui, non si deduce nulla di chiaro, se non numerosi interventi di protesta.
Multe
Per la cronaca, nel 2016, Flytogo è stata multata di 500.000 euro dall’Antitrust. Multa poi confermata dal Tar del Lazio.
Posso solo dire che, su Google, trovate tante belle notizie a riguardo, ma non troverete una soluzione.